Sfogliando una rivista di Archeologia del 2009 mi sono soffermato su un vecchio articolo curioso ed allo stesso tempo interessante. I sorrisi di “giada” erano molto comuni nel periodo Classico Maya. Proprio negli anni di splendore di questa civilta’ , le “decorazioni fisiche” indicavano non solo la classe sociale alla quale apparteveva un individuo, ma anche appartenenza ad un gruppo etnico o religioso. I piercing di giada servivano, secondo I Maya, a dare eleganza all’ aspetto di un individuo, oltre che a purificare l’alito.
Ovviamente,per quanto riguarda il linguaggio e la pronuncia, il piercing ai denti comportava anche delle modifiche al suono di certe parole. La distorsione del suono nella pronuncia di certe parole rendeva la lingua Maya, secondo la loro gente, ancora piu’ elegante.
Utilizzando per il piercing arnesi rudimentali, le piccole scaglie di minerali venivano inserite nelle cavita’ della dentatura anteriore superiore.
I primi Conquistadores della penisola Iberica, ebbero il privilegio di poter apprezzare questa suddetta eleganza, sia tra gli uomini che le donne. Senza alcuna eccezione, le decorazioni avvenivano nella parte visibile della bocca, ossia negli incisivi. Uno specialista riusci’ perfino ad elencare 59 stili decorativi differenti.
Gli antichi Maya, e soprattutto gli appartenenti ad un alto ceto sociale limavano I loro denti con diversi stili decorative, ma le cementazioni di giada erano riservate solamente all’elite della societa’. Il segreto della bellezza Maya, dunque, nasceva proprio dal sorriso.
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