“The fortress of the Duke”. That is what I used to say every time I was walking under the walls of the Castle of the Duke, in Casteldaccia, a little village located near Palermo, in Sicily. Unfortunately the building today is closed to the visitors, but centuries ago the Castle was the proof of the true life of the Court. My eyes reflect always the view of that wonderful garden where the Duke used to relax and forget the problems of everyday’s life.
Once inside the arch, also the main entrance, I leave behind my body, and my emotions seem to hide my rancor to the events that characterized my life. The garden is not too far away from me, and during those few steps everything has a peaceful sensation. I can see the Court life and watching the garden the time seems to stop. A big Avocado tree shows the sensational beauty of the garden, and its imposing mass tells me that the ‘Big Hermit Tree” feels its old age. Balconies are hidden from the growth of the ivy and leaves that cover the paths.
From the broken windows that get inside the Castle I can see the magnificence of the fresco walls (affreschi) that go back to the seventeenth century. The Duke’s garden is surrounded by the three centuries old building, and its architectonic beauty. It is a mystic and quiet place, green and silent.
I love your blog. Its so interesant.
ReplyDeleteSu questo tuo articolo non sono d'accordo. Quello che comunemente a Casteldaccia viene indicato come castello, in realtà è soltanto il rudere di una masseria. Per di più i duchi, gli Alliata, che sono stati gli ultimi proprietari non lo fecero costruire e tanto meno ci abitarono, se non quando vennero sporadicamente a fare qualche visita. Essi lo acquistarono dopo che questa masseria era passata in varie mani, tra vendite di terra e di titoli.
ReplyDeleteLa struttura in sé non è poi tutta del XVII secolo, anzi è molto posteriore, costruito in più fasi. Gli affreschi poi non sono del '600, sono successivi e di scarso valore artistico.
Sono d'accordo con te. Volevo solo descrivere cio' che e' (o era) una struttura di rilievo per la nostra gente, non tanto per la sua funzione, ma perche' e' sempre stata li presente nella nostra storia. Quello che cercavo di esaltare in questa occasione non era la Torre in se, ma il giardino che si trova all'interno. Sul tuo commento,invece, ci sono tante spiegazioni sul libro del sacerdote Rocco Russo, ma che personalmente ho sempre ignorato, forse perche' parte di quella storia non vorremmo nemmeno ricordarla! Grazie per il commento.
ReplyDeleteLooks like a lovely place...would like to get there someday.
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